Una delle mie più care amiche ha sposato Alessandro, celiaco, detto anche Ciriaco. Ovviamente ha sposato anche la celiachia e, da brava donna 2.0 del 2012, ha aperto un bellissimo blog di cucina gluten free … mi sembra il minimo.
Una delle passioni che ci unisce, tra le tante, è proprio quella della cucina e io, grazie ai suoi consigli, mi diletto ogni tanto a cucinare senza glutine, soprattutto per evitare che il povero Ciriaco muoia di fame … che io sono mezza sicula e a casa mia non si può avere fame, MAI!
Da quando esistono le Rifatte, sono sempre stata tentata di partecipare, ma poi ho sempre rimandato e Marcella è stata brava, non ha mai insistito, ma ora … ho pure il mio blog … non avevo più scuse!!!
Ma vediamo di cosa si tratta: ogni mese viene “eletta” una ricetta da rifare, anche con piccole varianti, ma rigorosamente senza glutine e poi tutti gli “aspiranti cuochi celiaci” il 15 del mese la postano sul loro blog o sulla loro pagina FB. Questa iniziativa, nata da un’idea della vulcanica Vale, si ispira a principi utili, il “rifare” in cucina è di certo uno stimolo alla creatività, e soprattutto sensati vista la sempre maggior diffusione della celiachia e l’ignoranza della maggior parte di noi che ci abbuffiamo di glutine da mane a sera sull’argomento, oltre ad incontrare il mio spirito da ospite del sud 😉
Vi cito, a questo proposito, uno dei punti proposti sul sito delle Rifatte al momento della “nascita”:
Avete un amico celiaco a cena e non sapete cosa preparare? Volete renderlo felice e farlo sentire parte integrante, non solo delle chiacchiere ma anche del buon cibo, senza farlo sentire escluso o diverso?
Ecco, Marito mi dice sempre che io sono ESAGERATA, ma per me è essenziale che chi è ospite alla nostra tavola possa mangiare come gli altri, senza portarsi dietro la cena da casa (infinita tristezza) e senza dover mangiare qualcosa che è stato preparato solo per lui mentre tutti gli altri si strafogano di pasta e pane … ammetto che qualche tentativo di avvelenamento del Ciriaco l’ho fatto negli anni (penso ad una pizza rustica con cipolle e caprino, buonissima oltretutto, per la quale avevo usato la carissima pasta sfoglia senza glutine, per poi mettere nell’impasto del normalissimo pane ammollato nel latte … neuroni fuori uso quella sera!!! Il povero Ciriaco ne aveva già mangiato 2 belle fette, elogiava la bontà … ma come l’hai fatta? è proprio buona … e come l’ho fatta? era meglio tacere!) ma i miei sforzi mi hanno anche portato notevoli soddisfazioni, tra cui anche dei riconoscimenti ufficiali:
Quindi, eccomi qui, lanciata nel proposito di vincere questo premio anche nel 2012, inizio la mia avventura con le Rifatte senza glutine e non potevo essere più fortunata, vista la deliziosa ricetta del mese di novembre originaria del blog di Simonetta 🙂
P.S.: temendo di fare qualche guaio, ho evitato varianti e seguito pedissequamente la ricetta … risultato? Avendo trovato le 2 farine previste solo in confezioni da 1 kg (!!!) dovrò sbizzarrirmi per almeno 3 mesi con sperimentazioni culinarie a base di farina di manioca e farina di riso 😉
Gateaux au chocolat
Ingredienti per 4 persone:
100 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao (io ho utilizzato cioccolato Venchi puro extra fondente al 75% senza glutine)
2 uova (super fresche, comprate al Mercato Trionfale ad un banco specializzato)
35 gr di burro (visto che qui sia io che Marito abbiamo il colesterolo altino, ho utilizzato il burro di soia Provamel che è davvero un’ottima alternativa al burro tradizionale, buonissimo, non si sente minimamente la differenza)
35 gr di zucchero di canna
12 gr di farina di riso (comprata, in abbondanza!, da Castroni in confezione da 1 kg)
12 gr di fecola di mandioca (comprata, in abbondanza!, da Castroni in confezione da 1 kg)
1 bustina di zucchero vanigliato che in peso corrisponde a circa 18 gr (marca Simply/SMA, come da prontuario AIC)
zucchero a velo (marca Simply/SMA, come da prontuario AIC)
pezzetti di cioccolato (il Venchi di cui sopra, ne servono altri 30 gr circa)
Sale
Preparazione (come da indicazioni di Simonetta):
accendere il forno a 220 gradi (e questo l’ho fatto senza problemi)
sciogliere il cioccolato con il burro al microonde (1 minuto potenza minima): a me sono serviti 5 minuti, dopodiché mi sono letteralmente USTIONATA le mani per tirare fuori la ciotolina e poi versare il cioccolato … di mettere il guanto non se ne parlava, ho provato ma il controllo della manualità ne risentiva troppo … quindi, mi sono rassegnata all’ustione non so di che grado!
sbattere in un mixer le uova con lo zucchero di canna, unire lo zucchero vanigliato
quando il composto é bianco e spumoso unire poco a poco il cioccolato fuso e la farina e mescolare bene
imburrare e infarinare (ho infarinato con la manioca) degli stampini individuali (io ho utilizzato quelli in alluminio da circa 100 ml e me ne sono venuti 4) distribuire l’impasto fino a 3/4, adagiare i pezzetti di cioccolato sulla superfici e poi coprire con il resto del composto
infornare e cuocere in forno caldo a 220 gradi per 8-10 minuti
Ok, a questo punto lo ammetto … Marcella si era raccomandata di tirarli fuori dal forno non appena iniziavano a “spaccarsi” sopra per garantire l’effetto “scioglievolezza” del cioccolato a pezzetti, ma non l’ho fatto. Mi sembravano crudi e li ho tenuti almeno altri 3 minuti. Risultato: buonissimi, ma senza l’effetto “lava cake” 🙁 così imparo a non seguire i validi consigli delle care amiche food-blogger senza glutine!
Un ultimo dettaglio: ne ho mangiato uno (ne avevo lasciato un altro a Marito per il dopo-calcetto, ma lui non ama il cioccolato e lo ha rimesso a posto) e ho messo in frigo gli altri, il giorno dopo sembravano sassi e invece, 3 minuti nel microonde a potenza media e … completamente resuscitati in tutta la loro cioccolosa bontà!
P.S.: qui trovate altre foto della preparazione
grazie…. ♥
grazie a te per l’aiuto 🙂 cmq la programmazione ha fallito 🙁
Brava Clarita, ma con cosa hai infarinato gli stampini?? 😉
Scherzo … Un bravo chef, a cui ho rubato la mia ricetta dei tortini al cioccolato, mi ha sempre consigliato di prepararli almeno un giorno prima e congelarli. Il cuore resta crudo quando li metti in forno e l’effetto lava è garantito sempre! Potresti testare questa tecnica la prossima volta, magari funzione anche per la versione gluten free! 😉
Dovrò sperimentare la prossima volta, grazie!
Guarda…..resisto a dirti ‘te l’avevo detto’solo perchè ti voglio troppo bene x questo post e sono troppo contenta che hai iniziato anche tu a Rifarti!!!! <3 <3
Che bello trovare un’altra Rifatta!!!!!! Felice di conoscerti, e complimenti, sei una vera amica per Ciriaco :)))
come detto altrove, questa ricetta è semplicemente stupenda, da fare, rifare… e quindi… viva le Rifatte ♥
Grazie della visita, Anna 🙂
Ma me lo sono già detto da sola!!!