Eh sì, quest’anno l’estate si è fatta proprio attendere … questa primavera fredda, piovosa, interminabile mi ha davvero depressa! Da brava “leoncina”, amo il caldo, l’afa, il sole e i cieli azzurri e finalmente sembra che ce l’abbiamo fatta!
Il gazpacho per me è uno dei simboli dell’estate. Una zuppa fredda, che gli spagnoli spesso bevono addirittura!, con ingredienti estivi e colorati, leggera e appetitosa, che mi piace proporre anche per cene con amici e che riscuote sempre un grande successo.
E poi come non ricordare lo strepitoso gazpacho di Pepa condito di barbiturici di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi”???
Già solo in onore del meraviglioso film di Almodovar varrebbe la pena rifare questa ricetta più e più volte 🙂
Ingredienti e preparazione:
per 6 persone (servendolo come primo piatto):
800 gr di pomodori
1 peperone sui 350 gr possibilmente rosso
1 cetriolo e 1/2
1 cipolla rossa
1 spicchio d’aglio
100 ml di aceto di vino bianco
100 gr di friselle (o pane raffermo)
50 ml di olio evo
sale e pepe qb
per le guarnizioni:
1/2 peperone
1 cetriolo piccolo
1/2 cipolla rossa
2 uova sode (io me le sono dimenticate!!!)
pane a cubetti rosolato in padella qb (io ho utilizzato delle bruschettine comprate al forno)
La preparazione è davvero estremamente semplice: come prima cosa ho messo le friselle in una ciotola, le ho coperte con dell’acqua e ho aggiunto l’aceto.
Poi, con pazienza ho pulito e tagliato a piccoli cubetti le verdure. Non ho spellato i pomodori, ma li ho privati dei semi interni.
Le verdure, insieme alla cipolla e all’aglio, vanno frullate con un mixer a bicchiere (non chiedetemi perché, ma con il mixer normale non viene ugualmente bene …): questa dose entra “giusta giusta” in un bicchiere da 1,5 lt, l’unico accorgimento da usare è aggiungere le verdure piano piano e non tutte insieme, inserendole solo quando le altre si sono completamente triturate. Una volta pronte le verdure, continuare a frullare aggiungendo dall’alto l’olio a filo e, infine, aggiungere le friselle ben strizzate e frullare ancora fino a raggiungere una consistenza liscia ed omogenea.
Il gazpacho va preparato preferibilmente 24 ore prima di servirlo, in modo che possa riposare in frigorifero insaporendosi e diventare davvero bello freddo! In alternativa gli spagnoli lo servono anche con dei cubetti di ghiaccio, ma l’effetto, almeno per i miei gusti, risulta un po’ annacquato, forse più adatto da bere che non da servire come zuppa fredda.
Mi piace servire il gazpacho con le guarnizioni in piccole ciotole (anche se mi sono scordata le uova sode questa volta), così gli ospiti possono aggiungere gli ingredienti che più gli piacciono e con i crostini di pane dare anche un bel contrasto di consistenze!