Quando ero “giovane” mi lanciavo irresponsabilmente in ENORMI esperimenti culinari. Ricordo ancora i 30 anni di una delle mie più care amiche: lei non voleva festeggiare e poi, non so bene come (perché ricordo, sì, ma mica tanto bene) la convincemmo a fare una cena a casa mia. Di questa cena ricordo in parte gli invitati, in parte il menù e in parte il fatto che la festeggiata arrivò in ritardo perché era scivolata all’ingresso del supermercato facendosi un gran male. Altra cosa che ricordo è che il giorno dopo feci due conti e mi resi conto che con la cena che avevo preparato, gli invitati mangiarono una cosa come 5 uova a testa!!! Ma la cosa essenziale è che preparai le fettuccine fatte in casa e vennero anche bene, come fossero la cosa più semplice del mondo da fare …
Trascorrono oltre 10 anni e una sera di pochi mesi fa decido di fare i ravioli fatti in casa. Non so perché arrivò questa ispirazione, fatto sta che ero lì decisa a fare i ravioli e Marito era in gran ritardo e l’amico Alessio era invitato a cena e arrivò in grande anticipo e quindi gli toccò il ruolo di aiutante-cuoco.
Allora la vera storia è questa: io possiedo un’Imperia dotata di motore elettrico, ma non siamo riusciti a montarlo. Sì, una bibliotecaria e un ingegnere non sono riusciti a montare il motore dell’Imperia. E io ho detto: “ma che ci frega? Ce la possiamo fare lo stesso”. Due tentativi a mano e avevamo già rinunciato all’Imperia. Ma voi direte: che problema c’è? L’avrete stesa a mano! Certo, l’abbiamo stesa con il mattarello, solo che, visto che non siamo le nostre nonne, non è venuta proprio stesa benissimo, insomma era un po’ altina e irregolare, ma noi non ci siamo persi d’animo e abbiamo perseverato. Primo tentativo: usiamo la ravioliera e io non penso che forse andrebbe infarinata. Risultato: stendiamo la pasta, disponiamo il ripieno, stendiamo la pasta a coprire e … buttiamo tutto, quasi quasi buttiamo anche la ravioliera, anche se ovviamente non era colpa sua se i ravioli non si sono staccati e il tutto si è trasformato in un informe intruglio.
Secondo tentativo: facciamo i ravioli a mano, sì, con quella pasta un po’ erta che avevamo stesa a mano …
Non ridete, no, vi prego. Io ero sull’orlo della crisi di nervi, la cucina sembrava un campo di battaglia e l’aiutante-cuoco rideva come un matto … eh già, gli amici!
Alla fine li abbiamo cotti, erano dei ravioli spessi e deformi ai funghi, ma soprattutto erano l’unica cena a nostra disposizione:
E, vi dirò, non ascoltate ciò che diranno l’aiutante-cuoco e Marito noti detrattori criticoni, non erano nemmeno tanto cattivi, ma per mia e nostra fortuna poi le cose sono cambiate e presto vi racconterò come 🙂
…E chi era mai quest’amica che faceva 30 anni???? ;))))
Che super-cena che mi avevi preparato! Sono passati 12 anni, ma ancora me la ricordo bene… GRAZIE SEMPRE!!! :)))
ai quei tempi sì, che ero una cuoca incosciente!!!
Non vedo l’ora di leggere come le cose siano cambiate! 🙂
E sono anche sicura che alla fine i ravioli deformi non erano poi così male. Se gli ingredienti sono buoni tutto si può mangiare no? (viste alcune mie esperienze mi rispondo da sola: non sempre!)
Stessa sventura anche io non sapevo andassero infarinati gli stampi… E anche io stavo per buttare tutto ravioliera compresa!