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Il grande libro della cucina asiatica

Titolo: Il grande libro della cucina asiatica
A cura di: Jane Bowring, Jane Price
Fotografie: Murdoch Books ©
Titolo originale: The Essential Asian Cookbook
Copyright: 1997, 1999
Editore: Könemann
Anno di pubblicazione: 1999
Pagine: 304
Sito dell’editore

Vi chiederete come mai scrivo la recensione di un libro “generico”, di quelli che mai oggi comprerei, ma che, evidentemente, ho comprato anni fa quando non ero ancora una fissata attenta a, che so?, il kilometro zero, gli ingredienti, gli chef stellati, i libri affidabili ecc ecc … insomma c’erano anni in cui amavo già la cucina e compravo libri “commerciali”, quelli che contengono migliaia di ricette e costavano 10 mila lire da Reminders a Piazza San Silvestro, perché, lo ricordo bene, questo libro l’ho comprato lì, in una libreria che nemmeno esiste più, ma magari qualche romano ancora se la ricorda.

Recensisco questo volumone sulla cucina asiatica perché è stato sul mio scaffale della cucina per anni e poi l’anno scorso il marito della mia mamma ha compiuto 60 anni e si è deciso che avrei cucinato io e che avrei cucinato indiano, tanto per fare qualcosa di diverso dal solito. Quindi, eccomi in crisi nera … a parte il mio famoso pollo al curry (di cui prima o poi posterò la ricetta, ma faccio fatica a separarmene, lo ammetto) cosa potevo preparare? E ho tirato fuori questo, che, malgrado le apparenze, si è rivelato un libro assolutamente affidabile.

Ha un’ampia sezione dedicata agli ingredienti e alle tecniche di preparazione,

cucina-asia-ingredientisi divide in capitoli ciascuno dedicato ad una diversa area geografica, presentando in maniera dettagliata  e precisa numerosissime ricette, ha bellissime foto illustrative e una serie di riquadri “speciali” dedicati ad elementi specifici della cucina asiatica, come le salse, il pane, il riso, spezie specifiche.

Alcune delle ricette sperimentate (tratte dal capitolo “India e Pakistan”):

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Samosa: si tratta di un famoso antipasto della cucina indiana, dei fagottini di pasta fillo (io l’ho trovata da Castroni nella versione surgelata) a forma di mezza luna, ripieni di verdure speziate e fritti, accompagnati da una freschissima salsa di yogurt e menta.

cucina-asia-raitaRaita: una salsa a base di yogurt che può accompagnare, come fosse un’insalata, le pietanze più speziate o anche essere servita come antipasto accompagnata da pane indiano o pane azimo. Ne esistono diverse versioni, a seconda dell’ingrediente che si sceglie, ma la mia preferita è quella al cetriolo, a cui si uniscono cipolla rossa, cumino e semi di senape tostati.

cucina-asia-paneNaan: poiché non è che si possa preparare un intero pasto di pietanze indiane e poi servirle con il casareccio di Genzano, non poteva mancare uno dei pani indiani che amo di più, il Naan, queste pagnottelle un po’ piatte e morbidissime che, anche cotte nel forno di casa, si sono rivelate buonissime e fragranti.

Per completare il pasto, avevo preparato un Relish di pomodori freschi e peperoncino verde, un Dhal (zuppa di lenticchie rosse) e il famoso polllo al Garam Masala accompagnato da riso basmati profumato. Devo dire che siamo rimasti tutti soddisfattissimi!

Una piccola annotazione per chi volesse cimentarsi nella cucina indiana, e orientale in generale, è indispensabile in relazione alla spesa e agli ingredienti da utilizzare:

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la mia lista della spesa

trovare tutti gli ingredienti non è semplice, io sono stata aiutata ENORMEMENTE dal fatto di vivere in una grande città come Roma. A parte la pasta fillo, venduta surgelata anche da grandi supermercati (comunque pochi) e trovata da Castroni, ho comprato la maggior parte delle spezie e degli ingredienti freschi, come il coriandolo, la radice di zenzero e il peperoncino verde, in quei piccoli negozietti nella zona di Piazza Vittorio e del Mercato Esquilino. Per chi abita a Roma so, ma non l’ho mai sperimentato, che c’è anche un banco ben fornito al mercato di Ponte Milvio.

P.S.: qui trovate altre foto del mio primo pranzo indiano 🙂

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